Carciofo di Provenza

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Carciofo di Perinaldo
Il Carciofo di Perinaldo, detto anche di Provenza

Il Carciofo di Provenza è coltivato oggi esclusivamente a Perinaldo e sulle alture della confinante Provenza fra i 400 e i 600 metri di altitudine: si tratta della varietà chiamata comunemente “violet francese”. E’ un carciofo senza spine, di bell’aspetto. La pianta cespugliosa ha un portamento eretto con il germoglio all’apice; il fiore è di colore viola cenere, che in prima fioritura si presenta composto e leggermente schiacciato. La seconda fioritura laterale è invece slanciata e omogenea e non presenta barbe o stoppe. Il cuore è delicato, di colore paglierino e assume una tinta tendente al violetto quanto più è maturo. Rimane sempre eccellente al palato. Le foglie sono molto decorative, di colore argento in superficie con tonalità più tenui nella parte inferiore.

Produzione

La generosità produttiva del provenzale dipende molto dalla sua esposizione, senza tralasciare la fertilità del terreno e gli elementi nutritivi in esso contenuti. Il sesto di impianto non ha preferenze, è però necessario rispettare la distanza di almeno cm 120 sulla fila. Questi e altri accorgimenti che un bravo coltivatore sa effettuare consentono alla pianta una produzione che va dai dieci fiori del primo anno ai venticinque del secondo anno. Le piante del carciofo provenzale non vanno sostituite, si deve solamente procedere a uno sfoltimento del bulbilli radicali dopo il secondo anno di produzione.

Il Carciofo di Perinaldo è un Presidio Slow Food

Presìdio Slow FoodAlcuni piccoli coltivatori locali, riuniti in un Consorzio, lo producono in piccole quantità (circa 55/60 mila capolini ogni anno) e lo trasformano, in parte, in sottoli eccellenti. I germogli del carciofo sono infatti conservati in olio extravergine di taggiasca prodotto dalle aziende olivicole locali e alcuni dei coltivatori sono anche produttori di olio. Un disciplinare di produzione ne regola le modalità di coltivazione e ne garantisce la tracciabilità. La seconda domenica di maggio si svolge a Perinaldo la “Rassegna gastronomica del carciofo di Perinaldo e dell’olio extravergine di oliva taggiasca”: nelle vie del paese si tiene un mercatino del prodotto fresco e in questa occasione è possibile degustarlo cucinato nelle ricette tradizionali locali.

Curiosità

Le ragioni per cui questa varietà francese si trova nel territorio comunale di Perinaldo sono di natura storica e agronomica: con la campagna d’Italia, Napoleone visitò e soggiornò a Perinaldo in compagnia del generale Massena e di quattro battaglioni di militari, molti dei quali originari della vicina Provenza, allora territorio italiano. Saranno loro qualche anno più tardi che, stabilitisi a Perinaldo, introdurranno questa nuova coltura. Ci sarebbe da chiedersi come mai i paesi vicini non abbiano seguito l’esempio. La risposta è soprattutto nelle caratteristiche pedoclimatiche: l’altitudine (440-600 metri sul livello del mare), l’esposizione al sole, il terreno di medio impasto, la disponibilità di acqua un buon drenaggio e infine la gelosia degli stessi perinaldesi, poco disponibili a rivelare i loro segreti.

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