Cabannina

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La Razza bovina cabannina - Foto Fondazioneslowfood.com
Anche la Regione Liguria si può vantare di possedere una razza bovina autoctona, risultato di una selezione biologica naturale durata centinaia di anni. La possiamo trovare quasi esclusivamente nel comune di Rezzoaglio nella piana di Cabanne, in val d’Aveto, in provincia di Genova. In questa zona, le particolari condizioni climatiche e la necessità di utilizzare con il pascolo aree impervie e arbustate non rendono possibile – né economicamente conveniente – la sostituzione con altre razze. Insieme alla Ottonese-Varzese, la Cabannina è stata allevata per la sua capacità di utilizzare le risorse naturali spontanee del territorio con scarsissime integrazioni esterne.

Allevamento

Questo tipo genetico è il risultato dell’evoluzione biologica e conseguentemente il suo prodotto (latte, formaggio) è il più rappresentativo dell’area di produzione. Dal 1982, con il primo censimento ufficiale e la definizione dello standard di razza, sono partite le prime iniziative a carattere regionale finalizzate alla salvaguardia e al recupero di tale patrimonio genetico. Attualmente la Cabannina, con i suoi 300 capi divisi in 70 allevamenti, è inserita nel Piano di Sviluppo Rurale della Regione Liguria tra le razze bovine da salvaguardare. La produzione media è di 26 quintali annui per lattazione. Quasi tutti i capi presenti sono iscritti al Registro Anagrafico delle Popolazioni Bovine Autoctone e sono controllati per le produzioni. La popolazione è tra quelle considerate a forte erosione genetica secondo le categorie di rischio della FAO (1992), ma al di fuori dell’areale di Cabanne, dove è praticamente l’unico bovino allevato, si può considerare estinta. A salvaguardia della biodiversità sono state stoccate dall’Associazione Provinciale Allevatori di Genova circa un migliaio di dosi di materiale seminale.

La Razza bovina cabannina è un Presidio Slow Food

Presìdio Slow Food

Il disciplinare del Presidio prevede animali al pascolo dalla primavera al tardo autunno e un’alimentazione basata per almeno il 70% su foraggi locali. I produttori allevano pochi capi e lavorano insieme per valorizzare la razza e i prodotti ad essa collegati: formaggi, latticini e carne. Questo Presidio rappresenta una risorsa per il territorio, garantendo nuove fonti di reddito per le piccole aziende e contribuendo a tutelare il paesaggio.

Oggi la Cabannina è riconosciuta ufficialmente come razza:
è censita come popolazione a rischio di estinzione, ma gli allevatori possono contare su una discreta disponibilità di linee genetiche in purezza.

Curiosità

All’inizio del XX secolo i capi di questa razza erano circa 40 mila, ma poi sono stati incrociati con altre razze o sostituiti da animali più produttivi. Grazie all’Associazione Provinciale Allevatori di Genova e alla volontà di alcuni allevatori, che avevano conservato tenacemente alcuni capi in purezza, nel 1982 è iniziato il lavoro di recupero.

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